Fangirl’s World n.31 – recensione “Magnus Chase e gli dei di Asgard – la Spada del Guerriero”

Buonsalve miei amati ofiotauri! :3

Mi scuso tantissimo per non aver pubblicato ieri, ma ero così sommersa dalle cose da fare e così abituata alle vacanze “bloggose” che mi sono completamente dimenticata della rubrica (e anche del compito di spagnolo XD).

But now I’m here! E sono decisamente più inglesizzata e fangirlosa del solito!

Pronti per tornare a immergervi nel mondo più folle di sempre? Pronti per tornare a fare tuffi nel Fangirl’s World? 

LET’S START!

(ve l’ho detto che mi sto inglesizzando u.u)

Duuuuunque! Come ben sapevate (ve ne abbiamo parlato qui) il 17 novembre di questo magnifico anno (e quando sennò?) è uscito in libreria il primo capitolo della nuova attesissima saga di zio Rick Riordan: Magnus Chase e gli dei di Asgard.

OVVIAMENTE io sono andata a comprarlo il giorno stesso, subito dopo essere uscita da scuola, perchè… beh, logico, doveva essere mio SUBITO. Quindi, dopo aver sclerato un bel po’ davanti alla commessa della Mondadori, mi sono messa a leggerlo (naturalmente mentre camminavo per strada: non potevo mica aspettare di arrivare a casa, eh u.u).

E oggi, miei amati ofiotauri (si, rassegnatevi: per oggi siete ofiotauri), sono qui per proporvi la recensione di questo magnifico libro!

Titolo: Magnus Chase e gli dei di Asgard – la Spada del Guerriero

Autore: Rick Riordan

Editore: Mondadori

Pagine: 400

Trama: Secondo la mitologia nordica, quando un uomo muore valorosamente con le spada in mano diventa uno degli immortali guerrieri di Odino, il re degli dei. Magnus Chase, sedici anni e una vita di espedienti, non avrebbe mai immaginato di morire brandendo un’arma millenaria contro un gigante deciso a carbonizzare il Ponte di Boston e migliaia di innoccnti. L’ascesa al Valhalla, l’Olimpo nordico, è solo l’inizio pcr il giovane eroe. Tra bellicose valchirie, nerboruti guerrieri e sontuosi banchetti, Magnus sta per scoprire la sconvolgente verità: suo padre è il divino Freyr e il suo compito è ritrovare la Spada dell’Estate, scongiurando così il Ragnarok, il Giorno del Giudizio, in cui i Nove Mondi saranno distrutti e gli dei si scontreranno in battaglia con i giganti. La vita di Magnus è appena finita. Eppure è appena cominciata.

LA MIA RECENSIONE

Dunque! Che dire? Ho amato questo libro sin dalla prima pagina.

Beh… diciamo che lo amavo già prima che uscisse (facevo il conto alla rovescia stile Mockingjay pt.2), ma dettagli. Ho trovato questo libro perfetto: ho amato tutto di lui.

Ho amato i titoli dei capitoli. A volte ridevo come una scema soltanto leggendoli, non riuscivo a resistere.

Ho amato l’introduzione in perfetto stile “non volevo che la mia vita andasse così, se pensate che sia bella non provate a fare quello che ho fatto io sperando di avere una vita simile”, come tutte quelle dei libri di zio Rick.

Ho amato la vita che aveva Magnus prima di essere un’eroe: la vita di un semplice, povero senzatetto orfano; grazie alla quale Rick ci ha ancora una volta fatto capire che anche alle persone più improbabili, più infelici, possono accadere cose meravigliose.

Ho amato il fatto che Magnus morisse: nonostante avessi letto la trama più volte, non mi aspettavo che succedesse sul serio. Ci sono rimasta scioccata, tipo… “Oh mamma mia, e ora come continua la storia?”. Ero disperata, perchè non riuscivo a immaginarmi come sarebbe andata avanti. Rick invece ce l’ha fatta, e mi ha stupita davvero.

Ho amato tutto il team del Valhalla: la fantastica Sam (lei è la mia eroina, l’adoro sul serio *-*), la coraggiosa Gunilla (coraggiosissima… stavo quasi piangendo), la scontrosa Mallory, lo strano Halfborn, il simpatico T.J. e il misterioso X… quando ho scoperto chi fosse lui in realtà sono rimasta letteralmente scioccata, ma niente spoiler.

Ho amato Blitz e Hearth. Li ho shippati, vi dirò. Era tutto perfetto di loro, sia insieme che separatamente. La passione di Blitz per la moda, il fatto che Hearth abbia adottato Perthro come la runa della sua famiglia (aww, anche qui stavo quasi piangendo)… beh, in realtà tutto di Hearth: penso che sia il mio personaggio preferito in assoluto.

Ho amato Natalie: il fatto che dicesse che il suo spirito guida era Campanellino, il fatto che irradiasse gioia e che amasse la vita. Mi è piaciuto tantissimo come Magnus la descrivesse, come descrivesse il loro legame: quando lei le leggeva le storie e lui contava le lentiggini che aveva sul naso, quando lo portava nelle Blue Hills per aiutarlo a percepire la magia di Freyr, quando lo chiamava zucchino e lui si imbarazzava.

Ho amato il fatto che Magnus abbia rifiutato la “resurrezione”: un rifiuto che nessuno si aspettava, fatto soltanto per l’amicizia, un po’ come Percy e il suo rifiutare l’immortalità.

Ho amato l’anormalità dei cugini Chase, il fatto che a lui non importi se lei lo chiama “scemo”, il fatto che lei abbia riso quando lui le ha confessato che sperava che potesse essere la sua unica connessione con il mondo normale, il loro patto all’essere meno incasinati.

Ho amato tutto, ve l’ho detto. 

A me i libri di Rick Riordan fanno questo effetto. Perchè è tutto mescolato perfettamente: parti divertenti, colpi di scena, suspence, parti tristi… tutto magnifico, stupendo, così tanto che dopo averli finiti non sai se sentirti felicissima perchè li hai adorati o tristissima perchè è già tutto finito.

Insomma, tutto bellissimo. Se non lo avete già fatto, vi consiglio vivamente di leggerlo. Se lo avete già letto, commentate e ditemi la vostra opinione a proposito!

Vi saluto, ofiotauri… ci si vede sabato!

Mi raccomando, leggete Magnus e andate tutti a cena da Falafel Fladan! XD

– Ginny

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